Focus sulle 8 tendenze globali del Trasporto Pubblico.
RATP Dev, società del gruppo francese RATP (Régie Autonome des Transports Parisiens), specializzata nella gestione e nello sviluppo di sistemi di trasporto pubblico a livello internazionale, ha recentemente stilato un’analisi intitolata “Rapporto sulle tendenze della mobilità: una bussola per il 2030”, una guida pratica per i leader della mobilità sulle otto mega-tendenze che stanno plasmando il futuro della mobilità a livello mondiale.
Con l’avvicinarsi del 2030, è sempre più evidente l'urgenza delle sfide collettive future: «Non stiamo guardando ad un futuro lontano, stiamo parlando di una realtà che si avvicina rapidamente e che richiede un’azione audace e collettiva: e va fatta adesso», ha dichiarato Hiba Farès, CEO di RATP Dev. L’impegno di RATP è, quindi, quello di fornire soluzioni pragmatiche e attuabili che abbiano un impatto reale.
Partendo dall’analisi di oltre 50 interviste con esperti/e internazionali di 10 paesi, il rapporto offre una prospettiva globale, approfondendo anche gli studi già esistenti e i rapporti di previsione. Così facendo, fornisce alle autorità pubbliche, agli operatori di trasporto e agli stakeholder del settore le intuizioni necessarie per affrontare le sfide emergenti.
Lo studio delinea otto mega-trend, ovvero tendenze globali, che entro l’anno 20230
influenzeranno il settore mobilità in tutto il mondo:
RATP Dev sta già mettendo in pratica queste tendenze per guidare nuovi progetti e innovazioni. Le iniziative chiave includono:
Fonte: https://www.autobusweb.com/ratp-dev-rapporto-tendenze-mobilita-tpl-203/
Secondo il rapporto di ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, gennaio 2025 mantiene positivo l’andamento del mercato degli autobus.
Rispetto a dicembre 2024, lo scorso mese il settore degli autocarri e dei veicoli trainati ha registrato una flessione negativa, mentre gli autobus, nonostante abbiano subito un rallentamento, hanno mantenuto la tendenza in crescita.
A distanza di un anno, l’aumento degli autobus con peso superiore a 3.500 Kg è pari al 8,9% con 635 nuove unità. Nello specifico, l’analisi evidenzia il seguente risultato: autobus e midibus turistici +141,4%, scuolabus +150% e minibus +38,2%, mentre gli autobus adibiti al trasporto pubblico -28,9%.
Le immatricolazioni mantengono un andamento di crescita nell’Italia Nord-Est con +84,8% e nel Sud e nelle Isole con + 50%, mentre sono in calo nel Nord-Ovest (-37,1%) e nel Centro (-13,2%).
Come afferma il Presidente della Sezione Autobus di ANFIA Andrea Rampini, tale scenario mostra una dinamica eterogenea: da un lato c’è un aumento significativo nei settori turistico e scolastico e dei mezzi di trasporto pubblico più flessibili come i minibus; dall’altro il segmento degli autobus del TPL ha subito una contrazione notevole. In materia di alimentazioni aumentano le immatricolazioni di mezzi alimentati a gas (22% del mese scorso rispetto al 19,4% dell’anno prima). Le tecnologie elettriche e ibride guadagnano terreno fino a raggiungere il 28% del mercato. Il presidente osserva che il quadro generale è complesso e dinamico e, nonostante la crescita complessiva rappresenti un segnale positivo, rimane importante “continuare a supportare con investimenti pubblici l’innovazione e la sostenibilità del settore.”
Fonte: www.clickmobility.it
L’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale di Bergamo è impegnata nel completamento della propria struttura organizzativa e per questo bandisce due concorsi per istruttori tecnici (2 posti) ed amministrativi (3 posti).
Le figure ricercate saranno inserite nell’ambito delle unità organizzative che presidiano le funzioni di staff, di regolazione e controllo dei servizi affidati e delle funzioni tecniche di cui l’Agenzia è titolare.
I due bandi sono pubblicati sul portale del Dipartimento della Funzione Pubblica (www.inpa.gov.it) ed esclusivamente su questa piattaforma sarà possibile presentare le proprie candidature.
La scadenza è fissata per il giorno 15 gennaio 2025, alle ore 12:30.
All’inizio di ottobre una delle aziende che gestiscono i servizi di TPL nella provincia, Gruppo Locatelli, ha segnalato uno spiacevole episodio: ignoti avevano danneggiato i sedili di un autobus, avevano imbrattato una pensilina con graffiti e scritte offensive ed avevano disseminato rifiuti in prossimità di una fermata.
Si tratta di episodi isolati ma estremamente spiacevoli, soprattutto quando si consideri il valore pubblico dei mezzi del trasporto collettivo: da un lato, questi sono acquistati e gestiti attraverso soldi pubblici, ossia della cittadinanza; per altro verso, i mezzi del trasporto collettivo sono pezzi dell’ambiente pubblico, condiviso e condivisibile da tutti/e.
Quando tali episodi assumono il valore e la forma di un reato, spetta naturalmente all’Autorità Giudiziaria ed alla Pubblica Sicurezza occuparsene. Ma prima ed oltre a ciò, deve esserci il senso di responsabilità, a partire dagli/dalle utenti del trasporto pubblico che devono mostrare la propria partecipazione nei confronti di un bene che è pubblico proprio perché è di tutti/e e non solo di qualcuno.
Anche per sollecitare e favorire la partecipazione dell’utenza, l’Agenzia per il TPL di Bergamo ha lanciato nella scorsa primavera il progetto Marta: nato da un episodio di violenza di genere consumato su un mezzo pubblico e denunciato da una coraggiosa ragazza di Bergamo – Marta, appunto – il progetto si è esteso a tutte le situazioni di violenza e disagio che possono viversi nei luoghi e nei mezzi del trasporto pubblico.
L’obiettivo ultimo del progetto non è, ovviamente, sostituirsi alle pur necessarie azioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza ma, piuttosto, valorizzare la partecipazione e la sensibilità di cittadini e cittadine verso questi episodi: l’auspicio è che, attraverso il progetto, si riesca a prevenire ed evitare che tali episodi accadono.
Dall’indagine ISFORT commissionata dall’Agenzia TPL di Bergamo, e presentata lo scorso 28 settembre al Palazzo della Provincia, è emerso un rapporto dettagliato sulla mobilità dei bergamaschi e delle bergamasche che il direttore dell’ente, Carlo Carminucci, ha illustrato proprio in sede di convegno.
Il rapporto, nella sua forma abbreviata, è stato reso pubblico in una news del 02.10.2024.
Qui sotto è possibile scaricare il rapporto nella sua versione integrale.
Tutti i rapporti verranno periodicamente pubblicati sul nostro sito ufficiale a questo link e resi scaricabili in formato PDF.
La giornata di studio dell’8 ottobre, svolta presso l’Aula Fornasa dell’Università degli Studi si Bergamo sede Sant’Agostino, ha consentito di approfondire una tematica di grande attualità per il settore del trasporto pubblico la cui analisi, ad oggi, non è stata completamente sviluppata. Il tema, l’analisi delle compensazioni, pur presentando aspetti tecnici molto specifici, assume un rilievo pratico notevole perché riguarda la possibilità che gli enti pubblici che affidano i servizi di trasporto collettivo possano intervenire periodicamente per valutare se il livello delle compensazioni (cioè, i trasferimenti che le imprese di trasporto ricevono per l’effettuazione di servizi pubblici) sia appropriato e coerente con la quantità e la qualità dei servizi affidati. Si tratta di un intervento che discende direttamente dalla normativa comunitaria e per questo coinvolge diversi livelli decisionali, nazionali (autorità di regolazione, ministero) e locali (enti locali, agenzie), oltre che tutti gli operatori del trasporto.
Proprio per affrontare questa tematica l’Agenzia TPL di Bergamo, insieme con l’Università di Bergamo ed il Creaf dell’Università di Brescia, hanno raccolto in due sessioni di lavoro – al mattino sui temi giuridici, al pomeriggio sugli aspetti economici - giuristi, economisti e rappresentanti della Commissione europea e dell’ART Autorità di Regolazione dei Trasporti. Ne è scaturito un dibattito molto intenso che ha anche coinvolto in modo partecipato i circa quaranta partecipanti, esponenti del mondo delle imprese di trasporto e delle istituzioni.
Nella varietà di posizioni espresse è emerso chiaramente che la verifica delle compensazioni debba svolgersi prioritariamente per evitare che i trasferimenti risultino non coerenti con la natura e la dimensione dei servizi affidati. Al tempo stesso, però, si è evidenziato che tale verifica non debba confliggere con un più generale obiettivo di miglioramento dei servizi che passa anche attraverso un miglioramento della redditività delle imprese.
In questo senso, anche in risposta alle sollecitazioni di alcuni partecipanti, è stato ribadito da parte della Dott.ssa Ivana Paniccia dell’ART che è in corso una revisione di alcune parti dell’ultima delibera anche a chiarimento di tale tema.
Nel dibattito sviluppato nel pomeriggio gli interlocutori e le interlocutrici hanno affrontato il tema del rapporto tra l’analisi delle compensazioni e le modalità di affidamento dei servizi sottolineando che, anche se applicabile sempre, l’analisi assume un valore maggiore in particolare per gli affidamenti diretti che riguardano le aziende di proprietà degli enti (il cosiddetto affidamento in house o, secondo la terminologia comunitaria, ad operatore interno).
Le modalità con le quali si è svolto l’incontro hanno consentito, oltre ad uno sviluppo completo degli argomenti, anche un’attiva partecipazione dei presenti che hanno potuto proporre i propri interventi dando vita anche a vivaci ed interessanti scambi con i relatori e le relatrici delle due sessioni di lavoro.