Anche nell’estate 2025, è stato confermato un livello di soddisfazione complessivamente elevato per i servizi di Trasporto Pubblico Locale nella riviera romagnola. I risultati emergono dall’indagine di Customer Satisfaction presentata il 25 novembre presso Villa Torlonia di San Mauro Pascoli, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni dei consumatori, delle categorie economiche e delle aziende di trasporto.
L’analisi, curata dalla società Scenari S.r.l., ha coinvolto 2.500 passeggeri di età superiore ai 14 anni ed è stata condotta tra il 16 luglio e il 3 agosto 2025 sui servizi urbani ed extraurbani delle tre principali aree costiere — ravennate-cervese, forlivese-cesenate (Cesenatico) e riminese. Per la prima volta, l’indagine estiva ha incluso anche una rilevazione specifica sul servizio BRT Metro Mare.
L’indagine riveste un valore strategico per un territorio a forte vocazione turistica come la Romagna, consentendo di analizzare comportamenti e aspettative di un’utenza diversa rispetto ai periodi di bassa stagione. Nonostante le difficoltà che interessano il TPL a livello nazionale, legate agli effetti della pandemia, alla crisi energetica e alla carenza di personale, il giudizio complessivo degli utenti si mantiene stabile su livelli medio-alti, con risultati particolarmente positivi nella costa riminese.
L’utenza estiva si afferma eterogenea per genere, età e condizione socio-demografica. Le fasce d’età più rappresentate sono quelle comprese tra i 20 e i 45 anni, con una prevalenza di utenti italiani e una presenza significativa di residenti nella costa riminese. Gli utenti non residenti utilizzano il servizio principalmente per attività di svago e tempo libero, mentre i residenti mostrano una maggiore frequenza di utilizzo giornaliero.
Durante la stagione estiva si registra una maggiore diffusione del biglietto singolo rispetto all’abbonamento, soprattutto nell’area di Cesenatico, mentre nel bacino riminese rimane rilevante l’uso degli abbonamenti mensili e annuali. Molto elevata in tutte le aree la conoscenza dei sistemi digitali di acquisto e pagamento dei titoli di viaggio, con valori superiori al 90%. I servizi risultano utilizzati in modo costante durante l’intera settimana, con un’intensificazione nei fine settimana e nelle fasce serali.
Il giudizio complessivo sulla qualità dei servizi estivi è ampiamente positivo. La costa riminese ottiene il punteggio medio più alto, pari a 8,3 su 10, seguita da Cesenatico (7,4) e dal bacino ravennate (7,2). Le valutazioni hanno riguardato aspetti quali organizzazione del servizio, comfort di viaggio, attenzione al cliente, sicurezza, informazione e sostenibilità ambientale.
Il livello di soddisfazione risulta particolarmente diffuso su tutto il territorio: il 98% degli utenti di Cesenatico, il 97,9% di quelli del Riminese e il 94,8% del bacino ravennate-cervese hanno espresso un giudizio almeno sufficiente.
I risultati dell’indagine confermano la solidità del percorso di miglioramento avviato negli ultimi anni. L’elevato apprezzamento da parte dell’utenza rappresenta un importante riscontro della qualità del servizio offerto e una base concreta su cui continuare a investire per rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze di residenti e visitatori della riviera romagnola.
La Giunta comunale di Milano ha approvato, lo scorso 27 novembre, le Linee Guida per la mobilità attiva, denominate Möves, che definiscono la visione e le azioni strategiche per promuovere gli spostamenti a piedi e in bicicletta, migliorare la sicurezza stradale e rafforzare l’integrazione con il trasporto pubblico.
Il piano si fonda su una visione articolata in quattro dimensioni complementari. Möves immagina innanzitutto una città attiva, in cui muoversi in modo sostenibile diventi la scelta più semplice e naturale, favorendo gli spostamenti quotidiani a piedi, in bicicletta e con il trasporto pubblico.
Al centro vi è poi una città inclusiva, capace di garantire accessibilità universale e autonomia di movimento a tutte le persone, comprese quelle con disabilità o altre forme di fragilità, attraverso l’abbattimento delle barriere fisiche e comportamentali.
La terza dimensione riguarda la città di domani, progettata a misura di bambini e bambine, con strade e spazi urbani sicuri e adeguati alle loro esigenze, a beneficio anche di famiglie, caregiver e dell’intera comunità.
Infine, Möves delinea una città sicura, orientata alla riduzione degli incidenti stradali tramite il contenimento della pericolosità dei veicoli più pesanti e l’adozione di soluzioni progettuali in grado di tutelare la salute e la sicurezza di chi si muove a piedi o in bicicletta.
Le Linee Guida prevedono lo sviluppo di una rete ciclabile più ampia, continua e riconoscibile, accompagnata da nuovi servizi come bicistazioni, potenziamento dell’interscambio modale, promozione del cicloturismo e della ciclo-logistica. Per la mobilità pedonale sono programmati interventi di ampliamento dei marciapiedi, riqualificazione degli spazi urbani, realizzazione di strade scolastiche car-free e nuove piazze pedonali attraverso il programma “Piazze Aperte”.
Il piano include inoltre l’estensione delle zone a 30 km/h, misure di moderazione del traffico, l’eliminazione delle barriere architettoniche e campagne di educazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. È previsto anche un sistema di monitoraggio avanzato per valutare nel tempo l’efficacia degli interventi.
Le Linee Guida Möves sono il risultato di un percorso partecipativo che ha coinvolto cittadini e cittadine, associazioni, enti e Municipi, raccogliendo oltre 1.100 contributi. Con Möves, l’Amministrazione rafforza il proprio impegno verso una mobilità più sostenibile, sicura e orientata alla qualità della vita urbana.
Nel 2026, entrerà in servizio il primo treno ad idrogeno italiano, il Coradia Stream H di Alstom, che coprirà la linea Brescia-Iseo-Edolo in Valcamonica. L’ha annunciato il presidente di ASSTRA e presidente esecutivo di FNM, Andrea Gibelli, che lo definisce una vera e propria rivoluzione per la mobilità su ferro italiana.
Il progetto H2iseO, finanziato da Regione Lombardia e i fondi del PNRR, prevede la completa sostituzione della flotta attuale a diesel con quella a idrogeno, arrivando così a una completa eliminazione delle emissioni di CO2 per quella tratta, creando la prima Hydrogen Valley italiana.
Infatti, il treno a idrogeno è formato da celle a combustibile che trasformano l’idrogeno in elettricità rilasciando semplicemente vapore acqueo. L’autonomia dichiarata è di 600 km e la capacità è di circa 260 posti a sedere.
Un passo decisivo, quindi, non solo verso una mobilità ferroviaria innovativa, ma anche verso una scelta collettiva più consapevole: utilizzare i mezzi pubblici significa contribuire concretamente a un futuro più sostenibile per tutti.
Fonte: https://www.autobusweb.com/treno-idrogeno-italia-2026-alstom-iseo-edolo-brescia/
Le tre associazioni italiane, attrici chiave nel mondo dei trasporti, ASSTRA, AIIT e ANAV, invitano alla sesta edizione del Seminario Nazionale “Sistema Autobus e Filobus – Giornate di Studio” in programma il 28 e 29 gennaio 2026 a Roma. L’evento si terrà presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed sarà volto a raccogliere e presentare nuove idee date dal personale tecnico-scientifico del settore.
Questo seminario è rivolto ai professionisti, ai ricercatori e agli operatori del settore interessati a dare un contributo per il miglioramento e cambiamento del trasporto pubblico locale. Infatti, soprattutto in questo momento storico, dove si cerca sempre di più di portare le emissioni di CO2 a zero, anche nel settore dei trasporti pubblici, e con l’avvento delle numerose nuove tecnologie, è importantissimo il contributo di tutti gli esperti del settore.
Durante il seminario, verranno affrontate sei aree tematiche per le quali tutti i facenti parte del settore sono invitati a partecipare, inviando un riassunto della loro idea che, se scelta, verrà presentata durante le due giornate di studio. Le aree tematiche si dividono in: sicurezza e accessibilità; digitalizzazione e big data; automated mobility; il ruolo del TPL nello sviluppo sostenibile; intermodalità e intramodalità e, infine, sviluppo infrastrutturale e transizione energetica.
Per tutte le informazioni di partecipazione, invitiamo a consultare il sito: https://www.asstra.it/6seminariogomma.
Ha preso il via nelle scuole di Milano la campagna promossa da Atm dal titolo “Sicuramente”, un’iniziativa dedicata alla promozione della mobilità pubblica e all’educazione sulla sicurezza stradale, rivolta agli “adulti di domani”. Si tratta di un gioco didattico rivolto a bambine e bambini e alle nuove generazioni per promuovere le regole della strada e l’uso consapevole dei mezzi pubblici.
Sono già stati distribuiti circa 300 kit, con l’obiettivo di arrivare a 500. Ogni kit contiene una mappa che illustra le strade di Milano, evidenziando come la strada sia uno spazio urbano condiviso, in cui ogni giorno si muovono svariati mezzi di trasporto come: bus, biciclette, automobili, pedoni ecc. Inoltre, è incluso il libro “Cosa fa muovere Milano?”, una raccolta di storie per bambini che raccontano l’importanza della mobilità condivisa, soprattutto in ambito urbano.
Il progetto ha l’obiettivo di educare, a partire dai più piccoli, alla promozione dei valori della responsabilità sociale che coinvolge tutti noi quando utilizziamo lo spazio pubblico.
Alla base dell’iniziativa c’è la volontà dell’azienda di trasporti pubblici di Milano, in collaborazione con l’Associazione Lorenzo Guarnieri, Giunti Editore e GiuntiScuola, di incentivare la mobilità sostenibile, anche in vista della trasformazione, prevista entro fine anno, di metà della flotta dei bus, che diventerà elettrica.
Questo progetto rappresenta un passo significativo per le nuove generazioni e contribuisce in modo concreto alla costruzione di una città più sicura, consapevole e responsabile per il futuro.
Dal 23 ottobre, a Torino, è cominciata la sperimentazione delle body cam a bordo dei mezzi di trasporto. Con l’utilizzo di questo dispositivo, GTT (Gruppo Torinese Trasporti) si pone l'obiettivo di migliorare ulteriormente la sicurezza all’interno dei mezzi pubblici.
Le body cam sono riservate agli assistenti alla clientela che, grazie a questo strumento, possono garantire maggiore sicurezza sia ai passeggeri sia a loro stessi nei momenti di maggiore criticità dovuti a situazioni complesse. Questo strumento si aggiunge al sistema di videosorveglianza già installato a bordo dei mezzi.
La telecamera personale può essere attivata solo in caso di potenziale pericolo per i passeggeri o per l’operatore. Insieme è compreso anche un tasto di emergenza, “panic button”, direttamente collegato con la Centrale Operativa SIS, chiamata a intervenire nelle situazioni più urgenti e pericolose che si potrebbero verificare.
Tale dispositivo viene fornito al personale dopo la partecipazione a corsi di formazione specifici sulla gestione del conflitto e in seguito all’ottenimento del distintivo di Agente di Polizia Amministrativa, conferito dalla Prefettura.
L’introduzione di questa nuova misura si inserisce all’interno di un più ampio programma promosso dalla città di Torino, volto a potenziare la sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico. L’auspicio è che iniziative di questo tipo possano essere estese al più presto anche ad altre città italiane, contribuendo a migliorare la tutela e la serenità di tutti i passeggeri sul territorio nazionale.
Fonte: https://www.clickmobility.it/2025/10/23/torino-gtt-al-via-la-sperimentazione-delle-body-cam/
In occasione dell’Expo Ferroviaria 2025, l’esposizione dedicata al trasporto su rotaie tenutasi dal 30 settembre al 2 ottobre a Milano, è stato presentato il nuovo modello di tram, completamente elettrico, che verrà utilizzato per la nuova linea T2 del tram che collega Bergamo ai piedi della Valle Brembana.
I nuovi tram presentati sono lunghi 33 metri, con una capacità massima di 281 passeggeri e la possibilità di 66 posti fissi a sedere e 2 pieghevoli in corrispondenza degli spazi riservati per le sedie a rotelle. Si tratta di 10 veicoli che si vanno ad aggiungere a quelli già presenti per la linea che collega Albino a Bergamo, arrivando a costituire una flotta di 24 mezzi, che consentono di viaggiare in entrambe le tratte.
Il tempo di percorrenza della nuova tratta Bergamo - Villa d’Almè sarà di circa 30 minuti, permettendo così uno spostamento dal centro città all’imbocco della Valle Brembana in breve tempo, evitando il traffico automobilistico.
La nuova linea T2 ripercorre il vecchio tracciato della storica ferrovia della Valle brembana, dismessa nel 1966. Inoltre, la maggior parte del percorso sarà fiancheggiato da una pista ciclabile che si estende da San Fermo a Villa d’Almè.
La realizzazione di tale progetto vuole continuare l’impegno della città verso una mobilità sempre più sostenibile, riducendo le emissioni, unendo anche efficacia e comodità che consentono una migliore connessione del territorio di Bergamo e il suo hinterland.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia TPL di Bergamo, nella seduta dello scorso 9 ottobre, ha esaminato il complesso delle osservazioni pervenute da parte di Enti, Aziende ed altri portatori di interesse al progetto di Programma di Bacino presentato nel mese di giugno 2025.
Complessivamente sono giunte 43 osservazioni, che sono state oggetto di attenta valutazione da parte della struttura tecnica dell’Agenzia: da un lato, il contenuto delle osservazioni è stato acquisito come elemento di modifica ed aggiornamento del progetto di Programma di Bacino; per altro verso, alcune osservazioni, pur rilevando aspetti e tematiche non direttamente trattate all’interno del Programma di Bacino, hanno evidenziato esigenze e sollecitazioni che potranno essere considerate dall’Agenzia nella quotidiana attività di monitoraggio e adeguamento dell’offerta di servizi.
Va, infine, evidenziato che le osservazioni presentate hanno riguardato, in primo luogo, l’ipotesi di sistema tariffario (Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità, STIBM), di cui il Progetto di Programma di Bacino ha tracciato solo alcuni indirizzi e, in secondo luogo, le scelte che l’Agenzia dovrà assumere nei prossimi mesi in ordine all’affidamento dei servizi che, peraltro, non sono oggetto del Programma di Bacino, ma dovranno essere assunte in un secondo momento, anche mediante l’interlocuzione istituzionale con l’Autorità di Regolazione dei Trasporti.
Nella prossima seduta il Consiglio di Amministrazione acquisirà il progetto e lo trasmetterà all’Assemblea dell’Agenzia per la sua definitiva approvazione.
A completamento dell’iter, come previsto dalla normativa regionale, il Programma di Bacino approvato dall’Assemblea sarà inviato a Regione Lombardia perché sia esaminato ed approvato dalla Giunta Regionale.
L’attenzione che l’Agenzia TPL Bergamo dedica alle molestie sui mezzi pubblici è ormai ben nota alle istituzioni, alle associazioni e ai cittadini e alle cittadine di Bergamo e Provincia. La campagna di sensibilizzazione Marta, attiva ormai da quasi due anni, ha permesso di divulgare non solo sui mezzi stessi, ma anche all’interno delle scuole, un’idea educativa, sociale e culturale a tutela del benessere cittadino. Temi come la violenza sulle donne, le aggressioni, il vandalismo e il borseggio sono stati rappresentati nel progetto delineando dei vademecum utili ad affrontare tali possibili scenari nel modo più adeguato possibile. Per fare questo è stato necessario l’aiuto della Polizia di Stato.
Il tema della violenza e delle molestie nell’ambito del trasporto pubblico, purtroppo, è un ricorrente in parecchie città italiane. Mobility Magazine di Ferpress riporta, nel suo ultimo numero, un’iniziativa del Consiglio Comunale di Roma Capitale: l’obiettivo è quello di formulare una delibera integrativa del Regolamento di Polizia Urbana per dotare gli agenti di strumenti a contrasto di molestie, discriminazioni e violenze in spazi e mezzi pubblici.
Il Regolamento vieta, nell’articolo 4, alcuni comportamenti nei luoghi pubblici come sdraiarsi, svestirsi, attaccare lucchetti sulle strutture pubbliche. Ma non menziona le molestie, nemmeno nell’articolo 6, specificatamente legato all’uso dei siti e dei mezzi di trasporto pubblico.
Per questo, il Consiglio intende introdurre, tra gli atteggiamenti ritenuti inammissibili, anche “le violenze, le molestie, le discriminazioni per questioni di genere, di età, di provenienza, di religione o di stato sociale”. Si sta ragionando, altresì, su un’aggravante se le molestie vengono fatte in gruppo.
Oltre all’introduzione di una sanzione pecuniaria è necessario ampliare il bacino dei soggetti adeguatamente formati per questo tipo di situazioni: oltre alla Polizia Locale, che sta già ricevendo una formazione, anche il personale di guida e quello di controlleria devono sapere cosa fare in caso di molestie.
Fonte: Mobility Magazine n. 494 - 14 ottobre 2025
Durante le fiere Traffic (prima fiera italiana dedicata a traffic management e infrastrutture intelligenti) ed E-Charge (terza edizione dedicata alle tecnologie e ai servizi per la ricarica elettrica), tenutesi tra 8 e 9 ottobre a BolognaFiere, sono stati diffusi i nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi delle Tariffe di Ricarica della Mobilità Elettrica, realizzato da Adiconsum in collaborazione con il portale TariffEV.
Tra i temi portati alla luce quello dei prezzi delle ricariche per auto elettriche: le tariffe delle colonnine pubbliche sono ancora troppo costose rispetto a quelle domestiche.
Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Adiconsum, oggi in Italia i costi medi per ricaricare un’auto elettrica sono:
Valori che, se confrontati con i 0,25–0,30 €/kWh delle ricariche domestiche, mostrano una disparità significativa. Per chi non dispone di un box privato o di una presa in ufficio, il vantaggio economico dell’auto elettrica rischia così di ridursi drasticamente.
Nel corso della fiera, il capo Dipartimento Reti e direttore dell’Osservatorio prezzi di Adiconsum, Mauro Vergari, ha lanciato un appello:
“Se le tariffe per le colonnine AC fossero di 0,30-0,35 euro a kwh […], per le colonnine DC di 0,40-0,45 euro/kwh e per quelle HPC di 0,50-0,55 euro/kwh, sicuramente la diffusione delle auto elettriche avrebbe maggiore impulso”
La proposta è, quindi, avvicinare i prezzi della rete pubblica a quelli della rete domestica per eliminare le disparità tra chi può ricaricare a casa e chi no. In tal modo, l’Italia potrà accelerare davvero sulla strada della mobilità elettrica accessibile e sostenibile per tutti.