L’attenzione che l’Agenzia TPL Bergamo dedica alle molestie sui mezzi pubblici è ormai ben nota alle istituzioni, alle associazioni e ai cittadini e alle cittadine di Bergamo e Provincia. La campagna di sensibilizzazione Marta, attiva ormai da quasi due anni, ha permesso di divulgare non solo sui mezzi stessi, ma anche all’interno delle scuole, un’idea educativa, sociale e culturale a tutela del benessere cittadino. Temi come la violenza sulle donne, le aggressioni, il vandalismo e il borseggio sono stati rappresentati nel progetto delineando dei vademecum utili ad affrontare tali possibili scenari nel modo più adeguato possibile. Per fare questo è stato necessario l’aiuto della Polizia di Stato.
Il tema della violenza e delle molestie nell’ambito del trasporto pubblico, purtroppo, è un ricorrente in parecchie città italiane. Mobility Magazine di Ferpress riporta, nel suo ultimo numero, un’iniziativa del Consiglio Comunale di Roma Capitale: l’obiettivo è quello di formulare una delibera integrativa del Regolamento di Polizia Urbana per dotare gli agenti di strumenti a contrasto di molestie, discriminazioni e violenze in spazi e mezzi pubblici.
Il Regolamento vieta, nell’articolo 4, alcuni comportamenti nei luoghi pubblici come sdraiarsi, svestirsi, attaccare lucchetti sulle strutture pubbliche. Ma non menziona le molestie, nemmeno nell’articolo 6, specificatamente legato all’uso dei siti e dei mezzi di trasporto pubblico.
Per questo, il Consiglio intende introdurre, tra gli atteggiamenti ritenuti inammissibili, anche “le violenze, le molestie, le discriminazioni per questioni di genere, di età, di provenienza, di religione o di stato sociale”. Si sta ragionando, altresì, su un’aggravante se le molestie vengono fatte in gruppo.
Oltre all’introduzione di una sanzione pecuniaria è necessario ampliare il bacino dei soggetti adeguatamente formati per questo tipo di situazioni: oltre alla Polizia Locale, che sta già ricevendo una formazione, anche il personale di guida e quello di controlleria devono sapere cosa fare in caso di molestie.
Fonte: Mobility Magazine n. 494 - 14 ottobre 2025