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Il TPL per le aziende, le aziende per il TPL
04.06.2025
04.06.2025

Il finanziamento dei servizi Tpl: dai problemi alle soluzioni possibili.
20 giugno, Bergamo – Centro Congressi Papa Giovanni XXIII

Venerdì 20 giugno, l’Agenzia del Trasporto pubblico di Bergamo organizza il convegno Il TPL per le aziende, le aziende per il TPL che si terrà al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII (Bergamo) a partire dalle 9:30.

Il contesto

Il convegno si inserisce in un percorso di studio e riflessione avviato dall’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale del bacino di Bergamo che in diverse occasioni ha analizzato la domanda di mobilità nella provincia di Bergamo con l’intento di individuare le strategie più efficaci per contribuire alla sostenibilità del sistema.

L’attività di studio, peraltro, trova in questo periodo un terreno di applicazione particolarmente sensibile visto che l’Agenzia sta procedendo alla revisione del Programma di Bacino, lo strumento di pianificazione dell’offerta di Trasporto Pubblico con il quale si definiscono le strategie di medio periodo per lo sviluppo dei servizi sul territorio avendo come obiettivo prioritario l’incremento della quota di spostamenti realizzati con i mezzi collettivi.

Le “costanti” del sistema della mobilità nella provincia di Bergamo

Nello sviluppo di questo complesso di attività sono emerse alcune “costanti” che caratterizzano il sistema del TPL nella provincia di Bergamo:

  • Una spiccata focalizzazione sulla mobilità scolastica: oggi una quota prevalente dell’offerta negli orari di punta è disegnata sulle esigenze della popolazione scolastica che conta circa 40mila (il riferimento è quello del ciclo scolastico superiore) individui potenzialmente interessati ad utilizzare servizi di trasporto;
  • Questa focalizzazione ha finito, negli anni, per penalizzare altri segmenti di domanda, decisamente più significativi sotto il profilo quantitativo, come quello dei lavoratori che ogni giorno si spostano (se ne stimano circa 440 mila) e che lo fanno in fasce orarie uguali o vicine a quelle degli studenti;
  • Le risorse pubbliche destinate al finanziamento, sia pur parziale, dei servizi negli ultimi anni non hanno presentato una dinamica positiva in termini reali (al netto, cioè, dell’inflazione) e le prospettive per i prossimi anni non autorizzano ad ipotizzare concrete e rilevanti inversioni di tendenza;
  • Anche gli enti locali, che pure sarebbero interessati ad un incremento complessivo dei servizi sui propri territori, non possono disporre di spazi fiscali sufficienti a garantire un incremento della spesa per l’offerta di trasporto pubblico.

Il risultato di queste “costanti” è un sempre maggiore utilizzo del mezzo privato negli spostamenti giornalieri, anche quelli che, per ripetitività nel tempo e nello spazio, potrebbero essere facilmente soddisfatti con servizi di trasporto collettivo. E da questo, naturalmente, derivano diverse conseguenze negative:

  • Per le aziende, più spostamenti privati dei lavoratori determinano maggiori incidenti nel percorso casa-lavoro, incertezza negli orari dovuti al traffico, minore appetibilità della domanda di lavoro, un basso grado di sostenibilità del proprio sistema gestionale;
  • Per i lavoratori, maggiori costi, gli stress connessi alla congestione ed alla gestione del tempo;
  • Per la collettività, tutti le conseguenze negative attribuibili ad un maggior utilizzo dei mezzi privati, dalla congestione all’inquinamento per emissioni sino agli effetti più lontani, ma non per questo meno importanti, connessi all’aumento degli incidenti, ai tempi complessivi degli spostamenti, all’alterazione del clima.

Dal problema alle possibili soluzioni

Di fronte a tutto ciò, l’Agenzia ha avviato una riflessione partendo da un assunto tanto semplice quanto difficilmente controvertibile: se si vuole invertire una tendenza che sembra segnata non si può che intervenire in modo significativo sull’offerta incrementandola in termini quantitativi e adeguandola alle esigenze di quote di popolazione mobile oggi più trascurate.

Questo intervento, però, nell’attuale assetto del sistema e con gli attuali livelli tariffari, necessita di risorse finanziarie che garantiscano la continuità e la regolarità dell’offerta.

Se il sistema produttivo nel suo complesso e le singole aree industriali dislocate nel territorio – se non anche le singole aziende – possono avvertire un vantaggio, per sé e per i propri dipendenti, ad incrementare la disponibilità di servizi di trasporto collettivo, questo potrebbe essere la premessa per un intervento mirato che consenta all’offerta del trasporto pubblico di aumentare la propria attrattività e al sistema produttivo stesso di garantire una leva di maggiore competitività.

Un tessuto produttivo ricco e in espansione come quello di Bergamo può farsi laboratorio per un’iniziativa che consenta di creare nuove condizioni di sviluppo offrendo un’alternativa di mobilità per i lavoratori pur conservando per il trasporto pubblico le caratteristiche di servizio universale.

La discussione

Il convegno che l’Agenzia del Trasporto Pubblico di Bergamo organizzano vuole essere il luogo di confronto e discussione su questi temi a partire dagli aspetti istituzionali più propri della politica e dei rappresentanti delle diverse componenti sociali e produttive.

Vuole anche essere l’occasione per una riflessione più “verticale” sui temi più specifici che possono interessare gli operatori del mondo produttivo e del modo del trasporto, rispondendo - in sintesi - a due domande: per il mondo produttivo, “perché conviene”; per il mondo del trasporto pubblico, “come farlo”. In questo caso la discussione coinvolgerà esperti delle diverse materie che possono contribuire a fronte argomenti per rispondere a quelle domande.

Il programma

Il convegno si svolgerà il prossimo 20 giugno, presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII (Bergamo). Si partirà alle 10 (dopo una prima fase di accettazione) con una relazione introduttiva a cura dell’Agenzia.

Seguirà un primo panel, dove i/le discussant potranno confrontarsi sulla sollecitazione posta dall’Agenzia e discutere, ciascuno secondo la prospettiva dell’ente o del soggetto che rappresentano, la realizzabilità dell’iniziativa.

Nel pomeriggio si svolgeranno altri due dibattiti, dedicati a dare risposta ai due quesiti “verticali”:

  1. Perché conviene. Questo panel, dedicato al mondo produttivo e finalizzato ad evidenziare i motivi per i quali l’adesione all’iniziativa possa originare dei vantaggi per le aziende, vedrà esperti di welfare aziendale, di strategie nudging, di valutazioni di impatto e strategie ESG, di impatti fiscali;
  1. Come farlo. Tale panel chiamerà alla discussione i diversi protagonisti del mondo del TPL che potranno evidenziare le opportunità – ma anche i vincoli e le difficoltà – che un progetto del genere può presentare.

Per poter partecipare al convegno è richiesta l’iscrizione a questo LINK: https://forms.gle/PxfsM9p8KKSM1aKj6

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