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PdB, l'Agenzia apre le porte agli studenti della Consulta
18.04.2017
18.04.2017

Bergamo, 18 aprile 2017

Lo studio del nuovo Programma di Bacino non si ferma: al vaglio ora l’analisi dei dati raccolti dai rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti di Bergamo ( la Cps è un organismo istituzionale di rappresentanza studentesca su base provinciale ed è composta da due studenti per ogni istituto superiore, statale e paritario, di Bergamo e provincia, e si occupano di iniziative sul territorio rivolte ad Enti pubblici), oggi tra i membri della Conferenza Locale del Trasporto Pubblico.

Pierfrancesco Pittalis (presidente) al quinto anno dell’Istituto tecnico Maironi da Ponte di Presezzo, Elisabeth Masneri, al quarto anno dell’I.S.I.S. Fantoni di Clusone e Elisa Signorelli, al quinto anno del liceo Lorenzo Federici di Trescore Balneario, dopo aver incontrato il Direttore dell’Agenzia, hanno accolto la disponibilità dell’ing. Grassi di ascoltare le loro idee e proposte e così, con l’entusiasmo di trovare idee utili alla complessa situazione in cui versa il trasporto pubblico locale, hanno creato, all’interno della Consulta studentesca, la prima delegazione sui trasporti. Con impegno hanno prestano parte del loro tempo libero nell’intento di contribuire al miglioramento della situazione, fiduciosi che qualcosa possa cambiare.

Elisabeth Masneri si è messa subito all’opera sviluppando un questionario rivolto e distribuito agli studenti; con voce chiara, sincera e diretta i ragazzi hanno risposto delineando la situazione da loro particolarmente sofferta, con la quale quotidianamente si cimentano.

“Ci siamo impegnati personalmente – dichiara Elisabeth – perché crediamo nel progetto, portando a termine quanto ci siamo prefissati, nonostante le difficoltà con gli impegni scolastici. Spero che questa collaborazione possa essere d’aiuto allo sviluppo del Programma di Bacino e che non finisca con questo, ma possa durare ancora anche l’anno prossimo. Noi siamo a disposizione e pronti per qualsiasi altra idea ipotizzabile da sviluppare”.

I questionari hanno riguardato caratteristiche, affollamento, orari e servizio svolto dal TPL.

Per Elisabeth un “full immersion” di un mese al fine di analizzare i dati raccolti - riguardanti i cinque operatori

della bergamasca (BTE, BTO, BTS, ATB Consorzio e TEB) - e riportarli sinteticamente in grafici.

In sostanza le criticità emerse si ripetono più o meno nelle varie zone del territorio: in ingresso città e in centro maggior affollamento dei pullman, nelle zone montane problemi sulle corse e mancanza di coincidenze che precludono la puntualità, mentre in pianura il ritardo di arrivo alle fermate impedisce la coincidenza con la linea ferroviaria.

Nello specifico la parte est della Provincia di Bergamo (da nord a sud, indipendentemente da montagna o pianura o laghi) lamenta la mancanza di vigilanza e controllo, creando così malumore e collera tra gli studenti per le disparità tra chi paga e chi no. Ad esempio, per alcune tratte, sono conosciuti sia il punto che il giorno della settimana in cui il controllore sale sui mezzi per le verifiche delle regolarità dei documenti di viaggio, inficiando così una gestione corretta dell’uso del servizio pubblico.

“Una delle problematiche riscontrate all’Istituto di Trescore – interviene Elisa – è la mancanza del biglietto: parecchi studenti non pagano. In assemblea d’Istituto è un tema particolarmente discusso poiché più studenti non pagano, più gli abbonamenti lievitano. Inoltre, i pullman del servizio scolastico sono organizzati sulla base degli abbonamenti e dei biglietti venduti, quindi quotidianamente c’è sovraffollamento poiché gli utenti sono maggiori di quanto previsto. Ci piacerebbe trovare il modo – continua - anche attraverso il coinvolgimento mediatico, di sensibilizzare il cittadino alla regolarizzazione del biglietto di viaggio: questo comporterebbe una

diminuzione dei costi di viaggio, facilitando così la fruizione del servizio da parte di tutti. Oltretutto le risorse contribuirebbero al miglioramento del servizio stesso. Ci piacerebbe trovare il modo – continua - anche attraverso il coinvolgimento mediatico, di sensibilizzare il cittadino alla regolarizzazione del biglietto di viaggio: questo comporterebbe una diminuzione dei costi di viaggio, facilitando così la fruizione del servizio da parte di tutti. Oltretutto le risorse contribuirebbero al miglioramento del servizio stesso”.

Sono state segnalate disparità dei costi del servizio tra un consorzio e l’altro, con tratte più care rispetto ad altre di pari kilometraggio e con servizi non di certo migliori, con maggior penalizzazione per gli studenti residenti in alta Valle.

Tra le note negative ci sono anche quelle positive, come quella del trasporto urbano che risulta si sovraffollato, ma con un servizio più puntuale.

“Siamo entusiasti della possibilità data agli studenti – dichiara Pierfrancesco –di far sentire il loro pensiero e della massima disponibilità da parte del Direttore Grassi. Gli studenti sono i maggiori fruitori del servizio e in un progetto così importante come il PdB è stata data loro la possibilità di esprimersi: è la prima volta che un ente pubblico ascolta questa fascia d’utenza a riguardo del trasporto pubblico”.

Dal canto suo il Direttore Grassi è soddisfatto di questa prima esperienza di collaborazione. Il lavoro svolto dalla Consulta degli Studenti permette, alla categoria prevalente di passeggeri, di esprimere senza nessuna mediazione, il livello di servizio percepito, segnalando anche puntualmente i problemi specifici sui quali intervenire. Questo grande lavoro sarà di certo tenuto in considerazione per gli sviluppi del Programma di Bacino.

Vi invitiamo a consultare le elaborazioni dei questionari.

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