Con l’obiettivo di instaurare un dibattito duraturo attraverso la messa in rete di soggetti centrali nel settore mobilità, dalle imprese alla Pubblica Amministrazione, GO-Mobility organizza ogni anno, dal 2021, il Data Mobility Summit per promuovere la cultura del dato nel campo dei trasporti. Quest’anno si è tenuto il 27 e 28 maggio a Roma, con la presenza delle 14 città metropolitane d’Italia e tavoli di lavoro attivi sui problemi, le prospettive e le possibili soluzioni di questo settore.
Tra gli interventi del primo giorno, di particolare rilevanza è stato il Keynote speech di Pierluigi Coppola, professore ordinario di Pianificazione dei Trasporti al Politecnico di Milano, che ha fatto luce sulle novità in ambito di modellazione della domanda e dell’analisi dei dati, mostrando come l’integrazione tra tecnologia, machine learning e conoscenza dei fenomeni sociali possa trasformare dati grezzi in pratiche innovative di mobilità sostenibile. Tramite la presentazione di esempi concreti, Coppola invita a ripensare le strategie di raccolta, validazione e utilizzo dei dati, e a investire su strumenti e competenze capaci di cogliere la complessità della realtà.
Big data e mobilità: un nuovo paradigma
I big data stanno trasformando il settore della mobilità urbana ed extraurbana, sostituendo le tecniche tradizionali di rilevamento. Nuove tecnologie come smart card, telecamere termiche, dati telefonici e comunicazione veicolo-smartphone, permettono l’analisi in tempo reale dei flussi di mobilità e lo sviluppo di nuovi modelli e servizi.
È importante dividere i big data in due macro-aree:
A seconda del tipo di interazione del possessore dello smartphone, le smart app si distinguono in supervised, le quali hanno bisogno di azioni dirette dell’utente per raccogliere i dati, e unsupervised, che non hanno bisogno di validazioni da parte dell’utente e ricavano informazioni individuali con algoritmi di machine learning e clustering. Nel primo caso, le informazioni raccolte risultano più dettagliate, ma questo sistema è più costoso e meno pratico, proprio per la necessità di interazione e conseguente consumo di batteria e dati del dispositivo in funzione.
La frontiera del supervised learning
Secondo il professor Coppola, la vera innovazione da raggiungere è il supervised learning, che consente di associare il comportamento di mobilità (motivo dello spostamento, mezzo scelto, attività) a un profilo utente grazie al feedback di quest’ultimo. Tale approccio, però, trova ostacoli come il consenso da parte dell’utente al tracciamento dei propri spostamenti per un periodo prolungato, e la necessità che l’app sia sempre attiva e connessa alla rete per funzionare debitamente. D’altro canto, il supervised learning ha buone potenzialità perché permettendo la raccolta di informazioni sulla mobilità giornaliera consente di sviluppare modelli activity-based, ossia modelli di domanda avanzati che permettono di simulare gli spostamento giornalieri degli individui valutando l’intera sequenza di attività svolte dall’utente nel corso della giornata e non soltanto riferendosi ad un singolo spostamento origine-destinazione. Questo avviene acquisendo informazioni sulla localizzazione, la durata e le caratteristiche degli spostamenti tra le diverse attività giornalieri.
Sperimentazioni di modelli activity-based
Il Politecnico di Milano ha sviluppato alcuni esempi di modelli activity-based sulla frequenza degli spostamenti giornalieri o la sequenza di attività primarie e secondarie e il modo di trasporto utilizzato tra un’attività e l’altra.
La criticità spesso riscontrata è, però, dovuta all’ingaggio del campione di individui sufficientemente ampio che sia disposto a installare l’app che lavora costantemente in background per monitorare i propri spostamenti. Incentivi come buoni acquisto o altre premialità in denaro non sono comunque sufficienti a convincere gli utenti, testimonia Coppola.
Il data processing
Considerando che la grande potenzialità non è solo basata sulla raccolta dei dati ma su come essi vengono poi processati, bisogna sempre tenere conto del data processing e considerare la possibilità di ridurre la complessità dei dati elaborati volta per volta. Occorre, quindi, adattare il trattamento dei dati all’obiettivo (es. escludere brevi spostamenti per modelli macro, includerli per pedoni/ciclisti) e in questo aspetto la correzione automatica è fondamentale, specialmente con dati non supervisionati (es. viaggi in treno interpretati come viaggi in auto).
Dati in tempo reale e nuovi strumenti di incentivazione
Un altro elemento di classificazione dei big data riguarda la disponibilità nel tempo, ovvero se i dati acquisiti sono disponibili ex post e real time. Questi possono essere utilizzati oggi non solo per fare analisi in tempo reale, e quindi attuare politiche di controllo della domanda, ma anche e soprattutto per sviluppare e testare politiche innovative. Ne sono un esempio il nudging, ossia una "spinta dolce" verso comportamenti di mobilità più sostenibili attraverso gratificazioni con gadget, buoni sconto, incentivi monetari, e la gamification che avviene stimolando l’utente alla competizione. Senza questo tipo di incentivi, applicati in modo adeguato, la partecipazione alla sperimentazione è scarsa.
Un altro esempio di politiche innovative basate su dati real time è il crowd shipping. Già applicato nei paesi del Nord Europa, questo sistema si basa sull’affidamento delle consegne dell’ultimo miglio, per pacchetti di piccola dimensione, ai viaggiatori stessi. L’utente ritira il pacchetto presso un locker point e lo consegna al destinatario facendo piccole deviazioni dal suo percorso abituale, in cambio di un compenso. Dallo studio del Politecnico di Milano si evince che la funzionalità di questo strumento dipende molto dalla motivazione dello spostamento e dalla fretta dell’utente di arrivare a destinazione, oltre che al guadagno orario che ne deriva.
Conclusioni
Le smart app supervised offrono grandi potenzialità per analizzare la mobilità e promuovere politiche sostenibili.
È, però, necessario migliorare il data processing e la trasformazione del dato grezzo in un database utilizzabile. Pertanto, la ricerca in questo settore si sta muovendo verso lo sviluppo di algoritmi più efficienti nell’identificazione degli spostamenti. Da approfondire ulteriormente sono anche le modalità di ingaggio e partecipazione degli utenti per promuovere la mobilità sostenibile.
Link video del keynote speech di Pierluigi Coppola:
Fonte: https://datamobility.it/magazine/trasformare-i-big-data-in-servizi-di-mobilita/
L’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Bergamo, rappresentata dal Direttore Marcello Marino e della Presidente Angela Ceresoli, insieme alla Provincia di Bergamo, tramite il consigliere delegato al Trasporto Pubblico Locale Simone Biffi, ha invitato i Comuni della provincia di Bergamo, i Presidenti delle Comunità Montane e degli Ambiti Territoriali, i componenti della Conferenza Locale del Trasporto Pubblico e i componenti del consiglio di amministrazione, nonché i soci dell’Agenzia stessa, a una serie di incontri, organizzati per gruppi territorialiin merito alla presentazione del nuovo Programma di Bacino del Trasporto Pubblico di Bergamo.
L’iter di approvazione
Gli incontri fanno fede a quanto anticipato in occasione della Conferenza Locale del Trasporto Pubblico tenutasi mercoledì 25 giugno. Nel merito, va innanzitutto sottolineato che il Programma di Bacino, strumento strategico fondamentale per delineare il futuro del trasporto pubblico nella nostra provincia, è stato predisposto dall’Agenzia e acquisito dal Consiglio di Amministrazione, e che, dopo queste consultazioni,sarà sottoposto a Regione Lombardia per un parere e all’Assemblea dell’Agenzia per la definitiva approvazione.
Il programma degli incontri
È importante, dunque, chiarire che gli incontri pubblici hanno l’obiettivo di aprire una riflessione strategica sul futuro del trasporto pubblico nel solco di un approccio trasparente e partecipativo. In queste occasioni verranno illustrati i contenuti del piano e verrà rafforzato il dialogo con amministratori e altri portatori di interesse. Di seguito il calendario:
Di seguito il prospetto degli incontri per zona:
Resta comunque aperta a ciascuno la possibilità di partecipare anche indipendentemente dal proprio ambito territoriale all’incontro che gli è più comodo.
Tali incontri hanno finalità esclusivamente informative e divulgative e ogni eventuale osservazione al progetto, dovrà essere comunque inviata non oltre il prossimo 19 luglio mediante PEC all’indirizzo agenziatplbergamo@pec.it. Solo così infatti potrà essere acquisita dall’Agenzia.
Tutta la documentazione inerente al Programma di Bacino è disponibile sul sito di Agenzia (qui).
Guarda il video integrale del convegno
Scarica i materiali divulgativi
Il finanziamento dei servizi Tpl: dai problemi alle soluzioni possibili.
20 giugno, Bergamo – Centro Congressi Papa Giovanni XXIII
L’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Bergamo organizza per il prossimo 20 giugno un convegno dedicato al rapporto tra mondo delle imprese e Trasporto Pubblico Locale.
Il convegno si inserisce in un percorso di studio e riflessione avviato dall’Agenzia che, considerando le condizioni del sistema della mobilità nella provincia di Bergamo, parte da un assunto tanto semplice quanto difficilmente controvertibile: se si vuole invertire una tendenza che sembra segnata e che vede il trasporto collettivo utilizzato in misura marginale, non si può che intervenire in modo significativo sull’offerta incrementandola in termini quantitativi e adeguandola alle esigenze di quote di popolazione mobile oggi più trascurate.
Questo intervento, però, nell’attuale assetto del sistema e con gli attuali livelli tariffari, necessita di risorse finanziarie che garantiscano la continuità e la regolarità dell’offerta.
Se il sistema produttivo nel suo complesso e le singole aree industriali dislocate nel territorio – se non anche le singole aziende – possono avvertire un vantaggio, per sé e per i propri dipendenti, ad incrementare la disponibilità di servizi di trasporto collettivo, questo può essere la premessa per un intervento mirato che consenta all’offerta del trasporto pubblico di aumentare la propria attrattività e al sistema produttivo stesso di garantire una leva di maggiore competitività.
Un tessuto produttivo ricco e in espansione come quello di Bergamo può farsi laboratorio per un’iniziativa che consenta di creare nuove condizioni di sviluppo offrendo un’alternativa di mobilità per i lavoratori pur conservando per il trasporto pubblico le caratteristiche di servizio universale.
Il convegno vuole essere il luogo di confronto e discussione su questi temi a partire dagli aspetti istituzionali più propri della politica e dei rappresentanti delle diverse componenti sociali e produttive.
Vuole anche essere l’occasione per una riflessione più “verticale” sui temi più specifici che possono interessare gli operatori del mondo produttivo e del modo del trasporto, rispondendo - in sintesi - a due domande: per il mondo produttivo, “perché conviene”; per il mondo del trasporto pubblico, “come farlo”. In questo caso la discussione coinvolgerà esperti delle diverse materie che possono contribuire a fronte argomenti per rispondere a quelle domande.
Per iscriversi al convegno è possibile utilizzare questo link: https://forms.gle/PxfsM9p8KKSM1aKj6
“Trasporto pubblico in corsia preferenziale: il Bus Rapid Transit, soluzione per le città” è stato titolo e focus dell’evento.
Lo scorso 23 maggio, ATB ha collaborato all’organizzazione del secondo appuntamento del Mobility Innovation Tour 2025 che ha anche ospitato presso il proprio museo, in via Monte Gleno 13 a Bergamo. L’evento, dal titolo “Trasporto pubblico in corsia preferenziale: il Bus Rapid Transit, soluzione per le città”, ha approfondito la tecnologia BRT (Bus Rapid Transit), che consiste in un sistema di trasporto su gomma con corsie preferenziali per gli autobus che permetta minori tempi di percorrenza e più efficienza e qualità nel trasporto.
In apertura all’evento, Flavio Grazian, Project manager Knowledge & Innovation dell’Associazione Internazionale del Trasporto Pubblico (UITP), ha evidenziato come in Europa saranno presto una cinquantina i sistemi BRT attivi. Ricorda anche che tale tecnologia ha circa mezzo secolo di storia alle sue spalle, ma che è stata davvero sviluppata solo negli ultimi anni grazie alle linee di trasporto completamente elettriche. I sistemi BRT, secondo Grazian, consentono di migliorare l’utilizzazione degli asset diminuendo il tempo in cui i mezzi si trovano fermi nel traffico piuttosto che in servizio.
Il progetto di ATB
ATB Bergamo, seguendo lo stimolo dell’iniziativa europea eBRT 2030, mette in campo e presenta il proprio progetto.
La prima tavola rotonda ha visto l’incontro di Mauro Tomaselli, responsabile dell’Area Manutenzione e Gestione Flotta di ATB, Riccardo Cornetto, Direttore Commerciale di Solaris Italia, Massimo Fiorese, AD di Powerbus e MassimoFerrarini, Key account manager di Jema Energy.
Con un focus su veicoli e infrastrutture, Tomaselli ha fornito dettagli importanti sull’aspetto tecnologico del BRT di bergamo, descrivendo anche la fitta rete di trasporto della città, dove tale linea andrebbe ad inserirsi.
Per la realizzazione dei charger di questa linea full electric, ATB ha coinvolto Jema Energy, azienda spagnola con oltre 70 anni di esperienza nel settore dei sistemi di ricarica. Ferrarini ha parlato delle prospettive sulle possibilità di elettrificazione dei servizi di trasporto attraverso il Megawatt Charging System, dedicato proprio ai mezzi pesanti.
Successivamente, Solaris ha presentato i suoi numerosi case history in materia di Bus Rapid Transit. Cornetto ha ricordato che, proprio per ATB Bergamo, 8 anni fa, l’azienda aveva consegnato i primi autobus elettrici; mentre a Cagliari Solaris era stata pioniera del BRT.
In conclusione alla prima tavola rotonda del convegno, Fiorese per Powerbus, dealer italiano di Yutong, principale costruttore al mondo di autobus e fornitore dei veicoli per il BRT di Bergamo, ha raccontato che gli e-bus che saranno in servizio nel progetto di ATB faranno parte della nuova gamma U, nelle versioni da 12 a 18 metri.
La seconda tavola rotonda è stata presieduta dal Direttore d’Esercizio di TUA Abruzzo Raffaele Piscitelli, dal CEO di VoltAire Matteo Milanesi, dal Product Marketing Manager di Iveco Bus Alessandro Petri e da Halit Özgür Altınsoy, General Director di Karsan Europe.
Piscitelli di TUA Abruzzo ha citato il lancio della loro linea BRT “La Verde” sul tracciato filoviario, dimostrazione di flessibilità del Bus Rapid Transit che può sfruttare un’infrastruttura utilizzabile per usi differenti.
È stata, poi, presentata da Milanesi la nuova startup di BreBeMi dal nome VoltAire che si concentra sulla ricarica wireless dei veicoli. Oltre agli aspetti tecnici, l’AD ha spiegato anche i vantaggi che questa nuova attività ha sulla manutenzione dei mezzi.
A differenza delle aziende italiane citate finora, Karsan ha dichiarato che la nicchia di mercato per il BRT su cui sta puntando maggiormente è il segmento che va dai 6 agli 8 metri di lunghezza dei veicoli. Tuttavia, nel suo portafoglio non mancano mezzi da 18 metri e Halit Özgür Altınsoy ha ricordato che la Karsan ha fornito veicoli diesel per il più grande sistema BRT d’Europa, ossia quello di Istanbul.
Infine, Iveco bus ha annunciato che consegnerà i suoi primi veicoli a Torino per BRT in Italia. Petri ha, inoltre, illustrato quali sono le specificità da tenere in considerazione nel mettere a punto veicoli per BRT, i quali necessitano di avere in listino un’offerta dedicata.
Fonte: https://www.autobusweb.com/mobility-innovation-tour-atb-bergamo-ebrt/
Informiamo che, nell’ambito del progetto di raddoppio della linea ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro, il Comune di Bergamo ha emesso un’ordinanza relativa ai lavori di risoluzione delle interferenze dei sottoservizi per conto di Italferr, comunicando la chiusura al transito dei veicoli sotto il ponte ferroviario di Largo Tironi-Via S. Bernardino con conseguente modifica della viabilità ordinaria nel periodo compreso dal 14 aprile al 31 maggio 2025.
La chiusura comporta la deviazione delle linee extraurbane "F" e "U" gestite da BTS su Via Spino - Via Carnovali - Malpensata. Durante il periodo di chiusura, le linee extraurbane interessate alla deviazione utilizzeranno le fermate urbane di ATB situate lungo il percorso modificato, inclusa la fermata “San Bernardino 96d”, per garantire continuità e accessibilità al servizio TPL.
Itabus, Italo e MSC Crociere: tutto ciò che serve sapere sul biglietto unico.
Dal primo aprile 2025, in Italia è presente un servizio di collegamento multimodale autobus-treno-nave unico in tutta Europa. Grazie all’accordo tra Italo (che comprende Itabus) e MSC Crociere, viaggiatori e viaggiatrici possono acquistare un biglietto unico per raggiungere le crociere in partenza dai porti di Civitavecchia, Napoli e Venezia.
Come funziona?
Nei giorni di partenza delle crociere MSC dai principali porti italiani, un biglietto unico consentirà all’utenza di muoversi in maniera vantaggiosa e pratica utilizzando il treno Italo per raggiungere le stazioni e Itabus per arrivare ai porti di destinazione. Venezia al momento offre 5 servizi giornalieri, Civitavecchia 4 viaggi quotidiani e Napoli 15 collegamenti al giorno.
Si arriva a Venezia Mestre con Italo e si raggiunge il terminal crociere con Itabus, viceversa al ritorno dopo lo sbarco dalla nave. Il medesimo meccanismo con l’arrivo di Italo a Roma Tiburtina, dove viaggiatori e viaggiatrici possono prendere un Itabus per il porto di Civitavecchia. A Napoli il servizio riguarda non solo gli scali delle crociere MSC ma anche i servizi marittimi che collegano le altre destinazioni del golfo.
Il Vice Presidente Southern Europe di MSC Crociere, Leonardo Massa afferma che l’ingresso di Italo nel gruppo MSC abbia già portato un risultato concreto per l’utenza, fornendo agli e alle ospiti un’esperienza comoda, confortevole e in linea con gli standard dei servizi offerti a bordo delle loro navi, che parta già dal momento in cui l’utente lascia la propria abitazione per cominciare una vacanza. Si dichiara, inoltre, convinto che tale servizio verrà molto apprezzato dagli ospiti e presto questa sinergia verrà ampliata per offrire nuovi servizi.
Gianbattista La Rocca, Amministratore Delegato di Italo e Presidente di Itabus, ha sottolineato l’importanza dell’intermodalità per il futuro dei trasporti. L’impegno è quello di stringere sempre più sinergie in tal senso a beneficio dell’utenza e dell’esperienza di viaggio. La Rocca afferma che l’arrivo di MSC come azionista di maggioranza ha rafforzato l’impegno in tale direzione, per una mobilità condivisa e green.
Fonte: https://www.autobusweb.com/itabus-italo-msc-crociere-servizio-collegamento-multimodale/